RISCOPRIRE UN LEGAME

Il progetto

Il progetto enologico “La Fiuma” nasce innanzitutto dal desiderio ancestrale di Fabio Zappellini di riscoprire il legame con le sue radici familiari e di fare qualcosa di importante per il suo territorio.

La Fiuma, in questo senso, è un ritorno a casa, che gli antichi greci chiamavano “Nostos”: una ideale ricomposizione della storia familiare, un recupero della propria identità, un ritrovare sé stessi dopo le mille esperienze accumulate nel viaggio e nella vita.

L’idea di una produzione di Lambrusco Mantovano totalmente personale, messo a punto con attenzione e cura, in vigneto, in vasca e in cantina, di cui definire un posizionamento distintivo e unico, deriva dalla volontà di recuperare i valori e le caratteristiche originarie di un vino di grande tradizione, conosciuto fin dai tempi di Virgilio e Plinio il Vecchio, che negli ultimi anni è stato adattato soprattutto alle necessità della grande distribuzione, sul piano della qualità e su quello dei numeri.

Alla base di tutto, un’idea molto precisa e rigorosa degli obiettivi di autenticità del vino, della necessità di lavorazioni e trattamenti mai aggressivi, nel rispetto assoluto della natura – e della capacità – del territorio e delle “barbatelle” di Grappello Ruberti, piantate 4 anni fa, accudite e attese con pazienza e dedizione assoluta.

È nato così un Lambrusco Mantovano D.O.C. morbido e gentile, leggero e profumato, di bella acidità naturale. Un Lambrusco raffinato e “diverso”, insomma, da abbinare con naturalezza ai migliori piatti della tradizione padana, ma anche da assaporare e degustare per puro, nobile piacere.

Tutto da scoprire.